“AVIS al centro del cambiamento”
Nel porgere il saluto dell’Avis Provinciale di Ragusa e mio personale al Presidente regionale Salvatore Mandarà, al Consiglio Direttivo dell’Avis regionale della Sicilia, nonché a tutti i dirigenti avisini qui presenti, rispondo sinteticamente all’invito che mi è stato rivolto di presentarmi e di presentare la mia Avis Provinciale.
Riguardo a me, vorrei semplicemente dire che, essendo stato eletto il 5 aprile scorso, con voto unanime del Consiglio Direttivo dell’Avis Provinciale di Ragusa, per un avvicendamento naturale al caro amico Franco Bussetti, e sentendomi quindi ancora una “matricola” di questo consesso pur essendo socio donatore dal 1984, userò il tempo più breve per presentare l’Avis che presiedo insieme a tutta la squadra del Direttivo provinciale di Ragusa. Ho detto infatti, quando ho assunto il mandato, che in questa nuova avventura saremo tutti Presidenti, e che io apporrò le firme e assumerò la responsabilità di scelte che assumeremo insieme, secondo la tradizione collegiale, pacifica e sinergica che ha sempre contraddistinto la realtà avisina della provincia di Ragusa.
Per presentare la mia Avis provinciale, utilizzerò la revisione di uno stralcio della Relazione del presidente uscente, Franco Bussetti, all’Assemblea provinciale dell’11 Marzo scorso, che avevo già con lui condiviso prima che lui potesse esporla a tutti i soci. Ne consegnerò copia alla Presidenza regionale, nel caso si volessero pubblicare gli Atti di questa Assemblea.
L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA TRASFUSIONALE
Il processo di cambiamento strutturale e organizzativo del sistema trasfusionale è il tema strategico centrale nei nostri pensieri e che deve ispirare il senso di tutte le nostre attività.
Lo sviluppo di questo percorso, da noi già avviato, ci ha già consegnato un sistema più qualificato (grazie all’accreditamento delle strutture trasfusionali e l’attuazione dei requisiti minimi Strutturali, Tecnologici e Organizzativi di cui all’Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010) e più compatto e omogeneo (grazie all’applicazione delle Linee guida dell’Accordo Stato Regioni 25 luglio 2012.
Sappiamo che queste Linee guida orientano la rimodulazione della rete dei servizi trasfusionali nell’ottica del raggiungimento di “masse critiche” adeguate a garantire qualità, sicurezza, efficacia e sostenibilità delle attività trasfusionali, e costituiscono un progresso significativo delle attività trasfusionali, già raccomandato dall’O.M.S. e spinto dalle Direttive europee.
Per quanto riguarda l’Avis provinciale di Ragusa, il sistema di raccolta delle Unità di Sangue è stato riqualificato già con il primo decreto di rinnovo dell’accreditamento (DDG n.2629 del 28.12.2016) con una Unità di Raccolta (Avis Ragusa) e le dodici Articolazioni Operative delle altre sedi associative, di cui una mobile (Autoemoteca RG), ma oltre alla strutturazione sono stati migliorati gli aspetti gestionali, altrettanto significativi e importanti.
Infatti, dal punto di vista tecnico, organizzativo e sanitario, la responsabilità del funzionamento del sistema è stata conferita alla Persona Responsabile della Rete Associativa, il Dott. Pietro Bonomo, le cui prescrizioni saranno attuate nella forma, nei modi e nei tempi che egli man mano indicherà, mentre dal punto di vista amministrativo e relazionale all’Avis Comunale di Ragusa, titolare dell’Unità di Raccolta cui sono collegate le 12 Articolazioni Organizzative, competerà la gestione della convenzione con l’ASP7 di Ragusa. Siamo quindi di fronte a una notevole azione di semplificazione e razionalizzazione, strutturale e gestionale, sanitaria e associativa.
Pertanto, al di là delle necessarie funzioni di garanzia dell’autosufficienza sovra-regionale e sovra-aziendale indicate nell’Art. 14 della legge 219/05*, risulta evidente che le modalità operative e le prassi gestionali devono essere elevate e ricondotte a un sistema unico territoriale, che dovrà essere caratterizzato da almeno cinque peculiarità che caratterizzano il cambiamento:
- la scelta e la prassi di un unico sistema organizzativo a rete, costituito da nodi interconnessi e interattivi;
- la creazione di rapporti collaborativi, orientati al bene comune, che per noi è l’Avis con il suo obiettivo primario dell’autosufficienza;
- la migliore comunicazione fra i nodi e fra le persone, funzionalmente adeguata, fluida, veloce;
- il valore della sussidiarietà, secondo cui le unità di coordinamento hanno il compito di ottimizzare e supportare la capacità di gestione autonoma delle unità periferiche, purché le unità periferiche partecipino responsabilmente ai percorsi di efficientamento e potenziamento comuni;
- la sostenibilità economica e organizzativa.
È bene quindi acquisire una visione nuova e diversa e ricercare modelli gestionali che possano favorire e assicurare queste cinque peculiari condizioni operative, propedeutiche a qualsiasi percorso di qualità di qualsiasi sistema unitario territoriale.
IL RUOLO DELL’AVIS PROVINCIALE DI RAGUSA
Il ruolo dell’Avis provinciale di Ragusa è stato esercitato, in quest’ultimo anno, in continuità con l’opera svolta in precedenza, perseguendo gli obiettivi strategici di mandato e concentrando l’attenzione e l’impiego delle sue risorse su tre linee di indirizzo:
- la prima, quella di garantire il livello quantitativo e qualitativo delle prestazioni (soci e donazioni) attraverso attività di promozione, con particolare attenzione e riguardo alla Scuola;
- la seconda, quella di perseguire il consolidamento organizzativo della rete di raccolta delle Unità di Sangue, con approccio orientato al dovere, alla responsabilità e alla sussidiarietà;
- la terza, quella di iniziare ad adeguare l’organizzazione alla riforma del Terzo settore.
LE PERFORMANCE
I dati della raccolta di sangue nella provincia di Ragusa ci dicono che:
- Il totale dei soci è di 843 (+ 306 rispetto al 2016), di cui: 24.784 donatori e 59 “collaboratori”. Il rapporto Soci donatori/Residenti è di 77,12 donatori x 1000 residenti (in Italia è di 27,86; in Danimarca di 44,8);
- Le donazioni sono 021 (+891 rispetto al 2016). Il rapporto Donazioni/Residenti è di 118,31 donazioni per 1000 residenti (in Italia è di 50,12; in Danimarca è di 66,0);
- La raccolta estiva (luglio/agosto) ha registrato 6.118 Donazioni (+130 rispetto al 2018), raggiungendo una quota molto vicina alla media mensile annuale;
- L’indice di donazione è di 1,53.
- Il rapporto litri di plasma prodotto x residente è di lt. 40,33 x 1000 residenti. (l’O.M.S. stima il fabbisogno in soli 12 lt. x 1000 residenti).
GLI OBIETTIVI
Pur essendo molto soddisfatta dei risultati raggiunti, l’Avis provinciale di Ragusa non può lasciarsi andare ad uno stato di appagamento, e intende alzare il livello della motivazione di tutti i soci per non far venir meno l’attenzione, l’impegno e la capacità di risposta, rapida ed efficace, ai mutamenti normativi e organizzativi continui, che rispondono all’esigenza e al metodo del miglioramento continuo.
Ecco perché, per migliorare il rapporto strategico di rete fra le sue componenti, l’Avis provinciale di Ragusa intende coinvolgere tutti in un impegno serio e costante per:
- migliorare le relazioni interne ed esterne tra le persone e tra le organizzazioni;
- implementare la sussidiarietà istituzionale, sostenibile e funzionale al progetto di missione;
- assicurare una continua attenzione per il mantenimento dell’efficienza di tutte le dotazioni Strutturali, Tecnologiche e Organizzative.
Insomma, un impegno per il miglioramento del sistema che sarà possibile solo immettendovi maggiori e più qualificate risorse materiali e immateriali.
Gli obiettivi strategici restano quindi tutti confermati ed è chiaro che, in questo scenario, giocherà un ruolo primario la capacità di un adeguamento culturale, fondamentale per riaffermare il valore autentico della solidarietà in chiave moderna. La riflessione sarà ancora ampia e profonda, e investirà la capacità di lettura dei fenomeni sociali ed economici del nostro tempo, che impongono una grande passione dello spirito volontario e, allo stesso tempo, una grande intelligenza e capacità di applicazione delle prassi gestionali, rispettose degli standard ufficiali di qualità, sicurezza e sostenibilità.
L’interpretazione del ruolo dell’Avis provinciale di Ragusa si esprimerà attraverso un esercizio ulteriore della solidarietà consapevole e responsabile, che sia capace di raccogliere e coordinare la generosità e responsabilità dei soci per offrire un servizio efficiente ed efficace, coerente con gli assetti istituzionali e con il più alto principio di cittadinanza.
Adottando questo approccio e facendo riferimento costante ai valori della nostra Associazione, faremo in modo che emerga sempre l’anima avisina, che costituisce il valore aggiunto di un volontariato maturo e moderno: al riguardo, ho apprezzato molto i riferimenti fatti nella relazione del Presidente e del Consiglio Direttivo Regionale ai valori, alla costruzione dei sistemi di rete e all’impegno sussidiario.
Come Avis Provinciale di Ragusa, ci sforzeremo di mantenere fede alle nostre peculiarità e funzioni di indirizzo, promozione, coordinamento e sostegno, che sono le nostre prerogative istituzionali, e anche se abbiamo ben presenti i limiti delle nostre risorse sappiamo che potremo sempre contare sul prezioso supporto delle nostre Avis, dei collaboratori interni ed esterni e dei dirigenti associativi impegnati nei livelli regionali e nazionali, che anche qui vogliamo ringraziare tutti di vero cuore.
Anche a nome di Franco Bussetti, buon lavoro!