OTTIMI RISULTATI AL PRIMO CONVEGNO SCIENTIFICO AVIS RAGUSA
(Auditorium “Saro Digrandi” 16-17 novembre 2018)
Nell’ambito delle iniziative del quarantesimo anniversario dell’Avis Comunale di Ragusa ( 1978-2018) enorme successo ha avuto il primo Convegno Nazionale dedicato alla Persona Responsabile delle Unità di Raccolta Associative, svoltosi nei giorni 16 e 17 novembre presso l’Auditorium “Saro Digrandi” della nostra città. Il Presidente Paolo Roccuzzo ed il consiglio direttivo hanno voluto dedicare, per la prima volta, questa tipologia di convegno alle persone responsabili della Sicilia ed ai medici addetti alla selezione dei donatori. “Nella qualità di Direttore Sanitario della Comunale di Ragusa e di persona responsabile della UDR capofila e delle 12 articolazioni organizzative collegate mi sono fatto carico-sottolinea il Dott. Piero Bonomo- in collaborazione con la Drssa Giovanna Fretto, di costruire un programma scientifico che mettesse a fuoco tutte le problematiche che questa nuova figura deve affrontare soprattutto in Sicilia a partire dal gennaio 2017”. Le Associazioni hanno pertanto individuato 47 Persone responsabili, secondo quanto previsto dal Decreto 261, cui è stato affidato il compito di attuare quanto concordato con i SIMT di afferenza in tutti i punti di raccolta collegati alla UDR autorizzata. In particolare presso la Provincia di Ragusa è presente un’unica associazione di donatori, l’AVIS, che gestisce 12 punti di raccolta, uno per ciascun comune, tutti collegati con la UDR capofila del capoluogo titolare dell’autorizzazione. L’Unità di raccolta capofila svolge la sua attività in stretto collegamento e totale integrazione con il SIMT organizzato in provincia con una Unità Operativa Complessa a Ragusa e due Unità Operative Semplici allocate a Modica e Vittoria. La Persona Responsabile, dott. Giovanni Garozzo, garantisce che le attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti, siano effettuate in conformità a quanto previsto dalla nuova normativa, avendo già intrapreso e adottato preventivamente misure che andavano nella direzione del nuovo dispositivo legislativo. A poco più di un anno dal varo di questo nuovo assetto organizzativo si percepiva forte l’esigenza di chiarire ed omogenizzare i comportamenti di tutti gli operatori sanitari della rete siciliana e di quelle di altre regioni. L’Avis Comunale di Ragusa ha organizzato quindi, di concerto con l’AVIS Nazionale e l’Avis Regionale, questo corso destinato alle Persone responsabili e ai medici selezionatori delle unità di raccolta della rete siciliana e delle regioni meridionali, per favorire un confronto sul ruolo delle Persone responsabili delle UDR e sugli assetti organizzativi che i Servizi trasfusionali hanno implementato per ottimizzare la nuova rete che, con il consolidamento, in Sicilia ha visto ridursi ad 1/3 il numero delle titolarità delle UDR. Consapevoli del fatto che ogni modello ha i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi, l’evento formativo, con il contributo di relatori di levatura nazionale ed in presenza delle massime cariche istituzionali associative nazionali e del CRS della Regione Sicilia, ha realizzato quanto si era prefissato: trasferire conoscenze opinioni ed esperienze attraverso relazioni dibattiti ed utilissimi confronti. Il Dr Pietro Bonomo Persona responsabile della rete di raccolta dell’AVIS ragusana presenta una relazione sulla valenza strategica delle verifiche ispettive ai fini del mantenimento di tutti i requisiti minimi richiesti dalle norme. Vengono descritte tutte le tipologie di AUDIT obbligatori e volontari, la loro cadenza e la loro ricaduta positiva sulla organizzazione. Vengono mostrati i risultati di 36 AUDIT effettuati sui 12 punti di raccolta della rete ragusana e vengono sottolineati i miglioramenti continui che questo approccio determina. La verifica si traduce in un momento di facilitazione e di apporto di suggerimenti volti alla risoluzione di problemi o inefficienze rilevate. Il Dr Francesco Bennardello Dirigente del SIMT di Ragusa e Responsabile del Sistema qualità ha specificato che il sistema per la gestione della qualità già presente presso il SIMT di Ragusa e presso l’AVIS di Ragusa è stato esteso a tutta le strutture operanti in provincia (SIMT e unità di raccolta AVIS),ha illustrato come il sistema qualità è disponibile su piattaforma web accessibile da tutte le postazioni di lavoro ed ogni operatore dispone delle credenziali di accesso al sistema qualità, inoltre da tutte le postazioni di lavoro è possibile visionare tutti i documenti del sistema qualità nell’ultima versione approvata. Il Dr Giovanni Garozzo Direttore el SIMT di Ragusa ha presentato a chiusura della terza sessione una panoramica sulle reazioni avverse alla donazione .Dopo avere definito con riferimenti di letteratura il significato dell’EMOVIGILANZA ha mostrato i dati di uno studio importante condotto in Italia da sei servizi trasfusionali tra cui quello da lui diretto in merito al” RILEVAMENTO EVENTI AVVERSI NEI DONATORI (READ): 631.417 DONAZIONI MONITORATE IN TRE ANNI. E’ opportuno ricordare che nell’arco delle due giornate di studi hanno relazionato, oltre quelli menzionati: il Dr Dario Genovese Direttore del SIMT di Siracusa; il Dr Pasquale Colamartino Direttore del Centro Regionale Sangue Abruzzo; Il Dr Attilio Mele ,direttore del Centro Regionale Sangue; Il DR Giorgio Gandini Direttore del SIMT Di Verona; La D.ssa Claudia Rizzo dirigente medico del SIMT del Policlinico di Palermo; Il Dr Giuseppe Cambiè Direttore Sanitario dell’AVIS Lombardia; Il Dr Sergio Cabibbo Dirigente Medico del SIMT di Ragusa (relazione letta da altro collega per sua indisponibilità) Il Dr Domenico Arezzo, Responsabile della Protezione dei Dati, dell’ Avis di Ragusa ha presentato in maniera chiara e ben comprensibile il nuovo regolamento sulla privacy con le inevitabili ricadute sulle unità di raccolta.
Il Presidente Nazionale Briola, che ha moderato assieme al Presidente Roccuzzo l’ultima sessione, ha avuto delle parole di sincero apprezzamento per il convegno e per la qualità delle presentazioni che hanno sollevato interrogativi che meritano risposte dagli organi istituzionali. In prima persona si impegna a sollecitare il CNS ad emanare direttive più uniformi e chiare per quanto attiene il trasporto del sangue dalle UDR ai SIMT in modo da standardizzare il comportamento attualmente molto variegato sul territorio nazionale. Sottolinea che il suo compito è quello di far comprendere agli associativi che si occupano di raccolta, quanto complesso sia diventato questo volontariato e quante norme bisogna rispettare. Non sempre in Italia la collaborazione tra SIMT e UDR è ottimale ed osserva che l’integrazione secondo il modello ragusano consente una più agevole applicazione delle norme ed una più agevole preparazione degli operatori sanitari. I flussi migratori prospettati da Cambiè ci obbligano ad attrezzarci per seri processi di integrazione indispensabili anche per affrontare le differenze immunoematologiche che le varie etnie comportano. Il Dr Bonomo ha ringraziato il Presidente Briola per questa seria, calda ed efficacissima partecipazione e lo invita a tornare per altri meeting similari! Ringrazia inoltre il Presidente Roccuzzo e il CDA AVIS per avere voluto e sostenuto questo convegno, ringrazia la Drssa Fretto per avere contribuito alla messa a punto scientifica e all’accreditamento ECM con provider esterno, ringrazia la segreteria ed in particolare Gabriella Bussetti per l’ottimo lavoro svolto , il vicepresidente Turi Schininà per il contributo all’accoglienza degli ospiti dato grazie anche alla moglie Francesca ed i consiglieri Tetti e Blundetto per la messa a punto del materiale congressuale consegnato ai corsisti. Il Presidente Roccuzzo, fiero per i complimenti ricevuti dai relatori oltre che dai partecipanti al convegno, ha ringraziato i prestigiosi relatori intervenuti che con competenza hanno saputo offrire ai partecipanti una bella occasione di arricchimento professionale prima ed unica in Sicilia, ha ringraziato anche i partecipanti provenienti da tutti i SIMT della Sicilia per avere seguito con attenzione ed interesse tutte le relazioni, infine un ringraziamento al dottore Bonomo che ha organizzato il convegno in maniera impeccabile sia dal punto di vista scientifico che organizzativo, un grazie al personale di segreteria che ha collaborato ed al consiglio direttivo che ha sostenuto e voluto l’iniziativa.
Giuseppe Suffanti
Addetto Stampa Avis Comunale di Ragusa
L’Avis e i donatori di sangue di Acate… patrimonio della città.
Sabato 27 Ottobre, rimarrà negli annali delle pagine della storia dell’Avis di Acate. Pagine anche scritte da Gianpaolo Cancellieri, attraverso una sua pubblicazione, e ricordata in modo impeccabile dall’instancabile presidente Giuseppina Angirillo che in questi anni ha trasmesso emozioni e amore per chi necessità di cure e per chi ha bisogno di sangue per continuare a vivere.
Al centro dell’attenzione, perchè patrimonio della città i donatori di sangue che rappresentano per il presidente regionale dell’Avis Sicilia Salvatore Mandarà, presente all’evento e fiero di vedere cosi tanti donatori di sangue che credono ancora che la”Salute” non è soltanto un diritto, se pur Costituzionalmente riconosciuto, ma soprattutto un dovere estenderlo a tutti i cittadini in pari dignità, evidenziando l’essenza reale per un gesto donazionale compiuto che diventa vitale per tanti, che vivono il dramma della Talassemia. Anche Peppe Tavolino di “Fasted”, associazione che da anni lavora a fianco delle associazioni dei donatori di sangue, ha voluto ricordare il ruolo donatori di sangue. Ad onorare la serata non potevano che non mancare, ma del resto sempre vicine all’Avis di Acate, le delegazioni di Comiso e di Vittoria coi i loro presidenti Lina Vacante e Giovanni Carbonaro, mentre per il centro trasfusionale il sempre presente dott. Francesco Bennardello che ha sottolineato i numeri in crescita per il 2018 con la chiara espressione di crescita associativa e culturale.
I giovani e i donatori dell’avis di Acate volontari e testimoni di una cittadinanza attiva nella città, per il nuovo sindaco Giovanni Di Natale rappresentano veramente sia il senso civico che quello della solidarietà solidale.
Pacetto, campione di kickboxing, testimonial Avis in Sicilia
Sabato 20 ottobre all’Ospedale Busacca di Scicli, l’Avis Sicilia ha voluto imprimere alle gesta sportive e umane di Guglielmo Pacetto un riconoscimento che va oltre qualsiasi premio di campione del mondo nella specialità sportiva del Kick Boxing.
Nell’occasione, infatti, il presidente regionale dell’Avis Sicilia ha voluto mettere in risalto la generosità di tutti i donatori di sangue, non solo sciclitani ma dell’intera isola: “Se aiuti gli altri – ha dichiarato Salvatore Mandarà – verrai aiutato. La natura paga sempre il proprio debito, è una legge matematica cosi come tutta la vita. Allo stesso modo dobbiamo incominciare ad indignarci quando vediamo che non vengono riconosciuti i diritti dei cittadini”
La presenza di numerosi donatori, come messo in risalto sia dalla presidente comunale Stefania Vilardo sia da Salvatore Lutri, già presidente dell’Avis di Scicli, ha confermato l’importanza del lavoro svolto negli anni per costruire un sistema funzionale e di qualità, nel rispetto di tutti i requisiti previsti dalla normativa.
Pacetto, originario di Scicli, nel novembre del 2007 aveva vinto a Budapest il titolo di Campione del Mondo di Kick Boxing nella categoria Low Kick -60 Kg.
Lo scorso 20 luglio, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, gli ha conferito la Medaglia d’Oro al Valore Atletico per i risultati agonistici ottenuti in campo Mondiale nel 2017, e a seguire il presidente della regione Sicilia gli ha assegnato il Premio “la Giornata Siciliana dell’Atleta”.
L’Avis di Ragusa festeggia i suoi primi 40 anni
Come una bella signora l’Avis di Ragusa ha voluto tutti intorno a sé per festeggiare i suoi primi quarant’anni. In una cornice austera come l’Auditorium della Camera di Commercio di Ragusa, alla presenza dei Dirigenti Avis Ragusa, donatori, ospiti, Autorità Civili e Militari in un clima di festa, si sono alternati a porgere il loro saluto tutte le autorità in qualche modo legati al mondo avisino. Sapientemente accolti dal Presidente dell’Avis Comunale dott. Paolo Roccuzzo e dal Direttivo, gli interventi si sono orientati a testimoniare la gratitudine e l’affetto verso una prestigiosa Associazione no profit, ripercorrendo, ognuno per la propria esperienza un amarcord lungo quarant’anni. Il sindaco Beppe Cassi ha portato i saluti della città e della sua Amministrazione, manifestando il suo orgoglio di appartenenza alla comunità ragusana e dichiarando la sua disponibilità alla piena collaborazione, ha sottolineato il grado di civile convivenza della comunità ragusana in cui l’Avis ha avuto certamente una influenza non secondaria. Hanno portato i saluti e loro testimonianza la Dott.ssa Rosa Cappello per il Questore, il dott. Ciarcià per il Prefetto, la dott.ssa Elisabetta Spoti, Capitano dei Carabinieri di Ragusa. Immaginando una giovane Avis, sono stati chiamati a testimoniare con i loro ricordi i pionieri di quella nascita e, cioè il Magistrato dott. Michele Duchi, il Dott. Piero Bonomo rivelatosi una grande comunicatore e valido professionista, il travolgente Vittorio Schininà il cui entusiasmo riecheggia ancora per le strade di Ragusa, la gentilezza della signorina Carmelina Rizza che, non ha mai smesso di essere tale, e il silenzioso tessitore di idee, di progetti e comunicatore di sogni Franco Bussetti. Queste persone messe insieme come in una formula magica, hanno dato vita alla più grande realtà solidale nazionale, oggi denominata: AVIS RAGUSA proclamata dal giornale La Repubblica “Capitale d’Italia” per numero di donazioni. Il Presidente Paolo Roccuzzo nel suo in discorso celebrativo ha ripercorso tutte le tappe e i traguardi raggiunti in tutti questi anni, dai primi locali dove erano allocati le prime macchine di prelievo e lavorazione del sangue, alla nuova struttura di Via della Solidarietà, con la moderna sala prelievi e il vicino SIMT ( Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale), diretto egregiamente dal Dott. Giovanni Garozzo. Il presidente Roccuzzo ha voluto sottolineare inoltre la grande professionalità raggiunta dagli operatori di questi centri, coordinati sempre dall’anima dell’associazione Piero Bonomo. “Oggi l’Avis di Ragusa, è un’azienda che può contare su un buon patrimonio immobiliare che si avvale della collaborazione di 14 dipendenti a tempo indeterminato, mentre i donatori sono 10500 e registra oltre 15000 donazioni. I dati significativi riportati sono: Rapporto donatori/1000 abitanti: Italia 27,86. Irlanda (paese europeo con maggiore indice) 70, Ragusa 143 mentre il Rapporto donazioni/1000 abitanti: Italia 50,12, Irlanda 110, Ragusa 208 inoltre nel SIMT di Ragusa vengo assistiti oltre 230 talassemici, e vengo sostenuti centri di chirurgia tra i più importanti della Sicilia. L’Avis collabora poi con l’ADMO e con l’AIL per diffondere la donazione di midollo osseo e con la FASTED con la quale siamo coetanei”. Il Presidente Provinciale dott. Giampiero Saladino ha inoltre commentato- Oggi facciamo “memoria” di un evento e di un cammino che non solo vogliamo “ricordare” con gratitudine, ma che dobbiamo “riportare al cuore”, provando a rivivere e a incarnare lo spirito pionieristico, entusiasta e coraggioso, con cui i fondatori hanno dato vita e forza all’Avis di Ragusa. Siamo come “nani sulle spalle dei giganti” che, scrivendo i primi 40 anni di storia, ci hanno consegnato il testimone di un patrimonio di valori, di esperienze e di realizzazioni inestimabile. Nostra è la responsabilità di custodire questo patrimonio, nostro è anche il dovere di rilanciarlo e far progredire, affrontando le nuove sfide della modernità, che sono sfide legislative, scientifiche, culturali e organizzative. Siamo in prima linea – non c’è più chi ci guarda le spalle – in questa “sana utopia” che ha segnato lo spirito civile e democratico della Comunità di Ragusa. Quale Presidente dell’Avis provinciale, dico che se è vero che le Sezioni comunali della provincia sono debitrici verso l’Avis di Ragusa per essere stata iniziatrice ed esempio di un successo straordinario, è altresì vero – e non può essere dimenticato – che a questo successo hanno contribuito significativamente, ciascuna per ciò che ha potuto, anche le Avis comunali di tutta la provincia, confermando il valore di un sistema integrato vincente che, attorno alla capofila, potrà segnare ancora la differenza rispetto ad altre realtà territoriali e che spero venga sempre e da tutti salvaguardato.
Ha portato la testimonianza inoltre il Presidente Regionale, dott. Salvatore Mandarà, il quale ha evidenziato come sarebbe auspicabile uniformare tutte le sedi Avis della Sicilia sul “modello Ragusa” per avere migliori risultati ovunque, che nonostante siano in continuo progresso si spera sempre una migliore sinergia in tutte le realtà dell’isola. Nel programma della festa era previsto anche un gemellaggio con la sede di Bergamo con la quale è stato firmato, tra le due presidenze Ragusa e Bergamo un protocollo d’intesa per la reciproca conoscenza di procedure e dati. Il dott. Dario Genovese su delega del presidente nazionale Briola, nel suo intervento di saluto ha espresso parole di grande soddisfazione e di augurio per i risultati raggiunti e per tutto quello che l’Avis di Ragusa è riuscita a costruire in tutti questi anni. Anche il dott. Oscar Bianchi, presidente Avis Regionale Lombardia, nel suo intervento di cordiale saluto è rimasto stupito dalla organizzazione e dal ruolo dell’Avis Ragusa nella realtà del Sud Italia. Il dott. Tiziano Gamba ha rinnovato l’apprezzamento per la nostra Avis e soprattutto nell’accoglienza “tutta meridionale”. Sono stati ricordati due grandi presidenti, ormai non più con noi, Saro Digrandi e Peppe Salerno, che tanto hanno fatto per la crescita della nostra Avis. La cerimonia si è conclusa con le premiazioni di tutti i protagonisti avisini del passato cioè presidenti, donatori e donatrici con oltre le settantacinque donazioni ed infine un cordiale saluto con Aperi cena nella sala borse della Camera di Commercio di Ragusa.
Giuseppe Suffanti
L’Avis di Monterosso Almo ha il nuovo elettrocardiografo
Detto, fatto ! era tra le priorità di questo presidente e del consiglio direttivo dell’avis comunale di Monterosso avere e utilizzare un elettrocardiografo per i donatori e per le emergenze della città facente parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Domenica quindi i primi donatori dell’avis di Monterosso hanno usufruito del nuovo elettrocardiografo, volto al controllo annuale al fine di escludere la presenza di disturbi del ritmo cardiaco e/o di alterazioni della conduzione dello stesso che talora possono essere segno di sofferenza ischemica. Lodevole il lavoro svolto dalla dottoressa Maria Elena Mavilla – dice Salvo Iacono vice presidente dell’avis comunale – che in queste settimane sostituisce il direttore sanitario, con grande senso di responsabilità e amore per il lavoro e il ruolo che svolge. A noi sta a cuore – dice la dottoressa Mavilla – la salute dei nostri donatori e continueremo a garantire tutti i processi della donazione del sangue in sicurezza e qualità.
(Nella foto un donatore avisino monterossano domenica scorsa durante un controllo con il nuovo elettrocardiografo). grazie al contributo di Giovanni Bucchieri